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24mag 2018

SISMA DEL CENTRO ITALIA: in arrivo 897 milioni di euro

Sono in arrivo 897 milioni di euro per la ricostruzione, la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche post sisma delle regioni del centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria).

Le risorse ammontano a 897.037.141,17 euro di cui 540.590.401,86 sono destinate alla Regione Marche.

Con l’ordinanza del 10 maggio 2018 n.56 il commissario straordinario del governo ha approvato il secondo programma di interventi di ricostruzione per le opere pubbliche. Gli interventi finanziati sono quelli che rivestono importanza essenziale ai fini della ricostruzione.

24mag 2018

IPER – AMMORTAMENTO: ai fini dell’interconnessione tali beni devono scambiare informazioni sia in ingresso che in uscita

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con la circolare n.177355, ha fornito ulteriori chiarimenti in merito all’individuazione dei beni agevolabili e al requisito dell’interconnessione ai fini dell’agevolazione dell’iper-ammortamento.

Secondo il Ministero la norma non contempla alcuna preclusione di tipo soggettivo per le imprese operanti nel settore del commercio. Tuttavia, la possibilità di fruire della maggiorazione del 150% presuppone che i beni materiali oggetto d’investimento siano riconducibili a una delle voci contemplate nell’allegato A alla L.232/2016.

Per soddisfare il requisito dell’interconnessione i beni devono essere in grado di scambiare informazioni in maniera bidirezionale, sia in ingresso, sia in uscita.

24mag 2018

REGIONE MARCHE: entro giugno tre nuovi bandi per rilanciare i territori colpiti dal sisma

Per le zone colpite dal sisma sono stati destinati 100,5 milioni, mentre 142 andranno al settore delle opere pubbliche. Le nuove risorse vengono rese disponibili attraverso una riprogrammazione del Por Marche Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) che prevede un nuovo Asse prioritario: il numero 8 che finanzia la “Prevenzione sismica e idrogeologica, il miglioramento dell’efficienza energetica e il sostegno alla ripresa socioeconomica delle aree colpite dal sisma”. Il Fesr Marche ha ora a disposizione una dotazione complessiva superiore a 585 milioni di euro, rispetto ai 337 iniziali.

L’assessora Bora ha chiarito che “l’intenzione della Regione è quella di sostenere, prioritariamente, le filiere e i progetti promossi da imprese in rete anche con operatori che hanno l’attività fuori dall’area del cratere, ma che assicurano un contributo importante, in termini di risultati, all’economia dell’area colpita. I criteri di selezione dei progetti sono stati orientati alle peculiarità del sistema economico dell’area, già fragile prima degli eventi sismici, rappresentato da una significativa presenza di imprese di servizi e del settore agro alimentare, oltre ai settori tradizionali che caratterizzano il territorio marchigiano (industria e artigianato, commercio e turismo) e della presenza qualificata di due Università che sono in grado di dare un importante sostegno in termini di ricerca e competitività”.

Tre sono i bandi che usciranno entro giugno e promuoveranno, con 6 milioni di euro, le attività imprenditoriali a sostegno delle istituzioni pubbliche che operano a favore delle fasce più deboli e disagiate della popolazione. Con 10 milioni di euro la competitività delle aree colpite dal sisma e con 15 milioni di euro le filiere del Made in Italy presenti nelle zone terremotate.

Per quanto riguarda lo scorrimento di graduatorie su bandi che hanno già ottenuto un grande interesse da parte delle imprese del cratere, l’assessora conferma lo stanziamento aggiuntivo di altri 8 milioni di euro per l’innovazione e aggregazione in filiere delle Pmi culturali e creative, della manifattura e del turismo; di altri 8 milioni di euro per quello che finanzia il miglioramento della qualità e sostenibilità, efficienza energetica e innovazione tecnologica delle strutture ricettive e di 5 milioni di euro per scorrere i progetti presentati sul bando Aree di crisi del Piceno.

21mag 2018

VOUCHER DIGITALIZZAZIONE: incrementate le risorse per ulteriori 242 milioni euro

Con un comunicato stampa dello scorso 14 maggio 2018, il MISE ha disposto l’integrazione della dotazione finanziaria dei Voucher per la digitalizzazione delle PMI per 242,5 milioni di euro. Le risorse complessivamente disponibili per la concessione del contributo salgono, così, a 342,5 milioni di euro. La decisione è stata presa, a fronte di oltre 90.000 domande presentate, per evitare che il riparto delle risorse stanziate all’origine (100 milioni di euro per l’intero territorio nazionale) sia sensibilmente inferiore a quello richiesto dalla singola impresa.

Nei prossimi giorni verrà comunicato l’importo del Voucher concedibile a ciascuna impresa per la realizzazione dei progetti di digitalizzazione e di ammodernamento tecnologico proposti.

Si ricorda che i "voucher digitalizzazione" sono una misura agevolativa per le PMI che prevede un contributo di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all'adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico. In particolare, il voucher è utilizzabile per l'acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici.

Gli acquisti devono essere effettuati successivamente alla pubblicazione sul sito web del Ministero del provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher adottato su base regionale.

Ciascuna impresa può beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.

21mag 2018

VOUCHER INTERNAZIONALIZZAZIONE: stanziati ulteriori 10 milioni di euro

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con apposito decreto, ha comunicato un ulteriore finanziamento dei Voucher per l’internazionalizzazione delle PMI pari a 10 milioni di euro. Le risorse stanziate complessivamente ammontano, così, a circa 46 milioni di euro.

L’aumento del plafond consentirà di aumentare sensibilmente il numero dei soggetti beneficiari del Voucher e di raggiungere l’obiettivo strategico di incrementare il numero di aziende italiane stabilmente esportatrici.

L’intervento consiste in un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher, in favore di tutte quelle PMI che intendono guardare ai mercati oltreconfine attraverso una figura specializzata (Temporary Export Manager o TEM) capace di studiare, progettare e gestire i processi e i programmi sui mercati esteri. Le imprese devono rivolgersi ad una Società fornitrice dei servizi scegliendola tra quelle inserite nell’ apposito elenco che sarà pubblicato sul sito del Ministero.

Esistono due tipologie di agevolazioni:

- Voucher “early stage”: di importo pari a 10.000 euro a fronte di un contratto di servizio pari almeno a 13.000 al netto di IVA. Il contratto di servizio, stipulato con uno dei soggetti iscritti nell’elenco società di TEM del Ministero, dovrà avere una durata minima di 6 mesi. Il voucher è pari a 8.000 euro per i soggetti già beneficiari a valere sul precedente bando (DM 15 maggio 2015);

-Voucher “advanced stage”: di importo pari a 15.000 euro a fronte di un contratto di servizio pari almeno a 25.000 al netto di IVA. Il contratto di servizio, stipulato con uno dei soggetti iscritti nell’elenco società di TEM del Ministero, dovrà avere una durata minima di 12 mesi. È prevista la possibilità di ottenere un contributo aggiuntivo pari a ulteriori euro 15.000 a fronte del raggiungimento di determinati obiettivi in termini di volumi di vendita all’estero.